«Le conseguenze dell’emergenza sanitaria Covid 19 saranno pesantissime dal punto di vista economico e sociale, inutile negarlo, e al momento non si intravede una strategia efficace sia a livello nazionale sia a livello europeo» commenta Berlino Tazza, presidente di Asvicom Cremona, l’associazione di categoria che raggruppa circa 2000 imprese nel territorio provinciale e che aderisce alla federazione Sistema Impresa Lombardia.
Asvicom, come spiega Tazza, rappresenta prioritariamente le imprese del commercio, del turismo, dei servizi ossia «il segmento produttivo finora più colpito dall’emergenza e che, in previsione, rischia di pagare il prezzo più alto anche nello scenario di un ritorno alla normalità. Stimiamo una perdita tra i 5 e i 7 miliardi ammesso che la crisi si prolunghi fino al termine del mese di maggio. Il turismo, che vale il 13% del Pil nazionale e il 14,9% dell’occupazione, risulta tra i comparti più colpiti. La situazione che riscontriamo nel contesto nazionale non si discosta da quanto si sta manifestando nel nostro territorio, tanto più che Cremona è tra le zone che da subito è stata maggiormente colpita dall’aggressività del virus»...
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