la Ferramenta Tonghini di Cingia de' Botti
L’inaugurazione della Ferramenta Tonghini è datata 1900. Alessandro Tonghini costruì dal nulla una attività che ancora oggi è un punto di riferimento per tutti gli abitanti del Comune di Cingia de’ Botti, punto strategico a livello commerciale tra il territorio cremonese e quello mantovano, sede dal 1888 al 1954 di una stazione della tranvia Cremona-Casalmaggiore, gestita in ultimo dalla società Tramvie Provinciali Cremonesi. Per qualche anno Alessandro lavorò in un piccolo negozio in affitto a Cingia de’ Botti. Il negozio in sé era di piccole dimensioni, ma aveva un grande magazzino esterno. Il materiale che veniva commerciato era costituito prevalentemente da: rasoi, martelli, travi in legno. Oggi il negozio, che si trova in Via Giuseppina, al civico 23, è gestito dalla stessa famiglia: nel 1972 l’attività passò al figlio Uldo, oggi dietro al bancone di questa insegna storica, così intrisa di storia e passione, c’è Maria Tonghini, figlia di Uldo, terza generazione di una famiglia che ha fortemente legato il proprio nome a quello del proprio comune: «Quando tutto iniziò Pietro, padre di Alessandro, faceva l’ambulante. In bicicletta girava per i paesi vendendo principalmente lame e rasoi. In quel tempo mancavano i negozi, in mezzo alle due guerre c’è stata tanta voglia di costruire. La ferramenta era improntata sull’edilizia perché di case se ne costruivano ed ognuno faceva da se. Si vendevano soprattutto legno e ferro». Nel tempo il negozio si è trasformato, è sempre rimasto al passo con i tempi, con le richieste dei clienti. Ed ha ampliato la propria offerta: «Oggi vendiamo un po’ di tutto. Anche più prodotti classifica di ferramenta. Oltre a casalinghi, articoli da giardinaggio, colori. E, vista l’emergenza, ci siamo attrezzati anche per fornire tutto ciò che serve per la prevenzione e la protezione: quindi detergenti e detersivi, per mani ed ambienti, e mascherine»...
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