«Il futuro si può subire, attraversare o progettare. Dipende da noi». Citando Karl Popper, il presidente dell’Associazione Industriali di Cremona, Stefano Allegri, ha concluso il suo intervento guardando al domani con fiducia, consapevole che la fase che stiamo vivendo è molto complessa, ma che se ognuno di noi farà la propria parte per intero - il mondo dell’impresa è sempre stato un pilastro del Paese anche nei momenti più difficili - nessun obiettivo risulta precluso. Qui di seguito i passaggi più significativi della sua relazione.
Lo sguardo sul presente
Viviamo tempi molto complessi e dopo due anni passati a combattere una pandemia speravamo ad un ritorno alla “Normalità”. Eppure, dopo due anni di sofferenza, siamo piombati in una crisi economica ancora peggiore, causata dall’uomo e nella forma più truce. L’invasione dell’Ucraina da parte della Confederazione Russa ci ha rigettati indietro nel tempo, ad anni bui che speravamo sepolti nei ricordi della storia: assistiamo ad una guerra caratterizzata da tutte le atrocità peggiori che ha saputo mettere in atto l’uomo nei secoli. Analizzando in prospettiva il presente, si nota che, forse, la storia non ci sta davvero proponendo qualcosa di nuovo: crisi finanziarie, pandemie, crisi energetiche, guerre, cambia solo la velocità della proposta. D’altro canto siamo in un contesto diverso, tutto è accelerato dal fatto che il mondo è interconnesso e fluido ed ogni avvenimento che accade in qualche parte del pianeta, influenza e a sua volta viene influenzato, senza eccezioni...
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