Parlando con Guido Denti della Torrefazione Super Moka (di corso XX Settembre, 31 a Cremona) e delle macchine presenti all’interno del suo negozio si ha la netta percezione dell’amore e della passione di Guido per il suo lavoro. Il posto (oggi si direbbe la location) trasuda storia in tutti i suoi angoli, nell’arredamento, nei quadri e nei macchinari, tutti ancora perfettamente funzionanti e utilizzati per tostare prima e miscelare poi i vari tipi di caffè.
«Il bancone da bar e il mobile retrobanco - racconta descrivendo l’arredo dei suoi locali - sono quelli originali, posizionati qui dal 1953 come anche la scrivania e la tostatrice, dispositivo di cui conservo la fattura d’acquisto, perfettamente funzionante e che uso praticamente tutte le settimane per tostare le varie qualità di chicchi di caffè. Ha una portata di trenta chilogrammi a crudo e funziona con un bruciatore alimentato a gas che produce aria calda atta a tostare il prodotto che poi scende nella vasca di raffreddamento. Un procedimento standard ancora usato anche nelle tostatrici più moderne controllate da programmi computerizzati. Io mi affido ancora al metodo classico, ossia tosto separatamente le diverse qualità di caffè per poi miscelarle in un secondo momento».
Com’è cambiata, nel tempo, la clientela?
«Quando mio papà ha iniziato l’attività con Strazzoni, erano anche concessionari per la vendita dei primi tipi di macchina per il caffè espresso, la mitica Gaggia, per le province di Cremona, Piacenza e Mantova.Oltre a molti privati, che poi polverizzavano i chicchi di caffè a casa con macinini ancora manuali, servivano bar, ristoranti oltre a molti spacci e a negozi di vicinato. In questi ultimi anni, servo molti meno bar, sempre più legati alla distribuzione industriale di grandi aziende, mentre è aumentato il numero dei ristoranti che vanno alla ricerca di qualità e di affidabilità».
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