Valentina Piardi, 42enne di Brescia, decoratrice e assistente alle operazioni di restauro, ha scelto di mettere a frutto un dono innato per contribuire a salvare il patrimonio storico- artistico di cui sono ricche le nostre città, ma anche i borghi, e nello stesso tempo di dar libero sfogo alla sua personale creatività. Dopo la maturità al Liceo artistico Maffeo Olivieri di Brescia, con indirizzo catalogazione dei beni culturali, ha frequentato il percorso triennale in restauro dei beni culturali presso l’Accademia Santa Giulia, sempre nella stessa città.
Quando e perché ha deciso di fare questo lavoro?
«Ormai vent’anni fa mi sono domandata come potessi mettere a disposizione la bella manualità che tutti mi riconoscevano come un dono naturale. Ho pensato così che avrei potuto impegnarmi da una parte nel recuperare e salvaguardare la memoria storica di importanti beni non solo per i miei contemporanei, ma anche per le generazioni future, dall’altra nell’esprimere dei concetti attraverso le mie creazioni artistiche per arrivare a tutti. Penso che sia proprio la presa di coscienza di mettere la mia manualità e la mia creatività a disposizione di qualcuno, che mi ha spinto a diventare decoratrice e assistente alle operazioni di restauro».
Quali sono gli interventi di restauro più importanti a cui ha lavorato?
«A Brescia ho collaborato ai lavori nel Teatro Grande, nella parte esterna della chiesa di San Faustino dove, grazie all’avvento dei bonus, abbiamo fatto veramente un buon lavoro. Ho lavorato anche al Santuario di Caravaggio, in provincia di Bergamo, ma che fa parte della diocesi di Cremona, e nel territorio cremonese posso ricordare l’importante lavoro, finanziato dalla Provincia, che abbiamo eseguito l’anno scorso nella sala docenti del liceo classico Manin per sistemare gli affreschi del Massarotti e del Natali. Ho preso parte anche ai lavori all’ex caserma Manfredini che dal prossimo anno accademico ospiterà la locale sede del Politecnico e quattro anni fa a quelli sulle facciate della chiesa di Soncino dedicata a San Giacomo»...
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