nel cuore di Cremona
Il weekend di sabato 23 e domenica 24 marzo tornano anche a Cremona le Giornate FAI di Primavera per raccontare alcuni luoghi della città poco noti e normalmente non aperti al pubblico. Oppure luoghi che aperti lo sono stati negli anni addietro, che hanno cambiato destinazione d’uso ma che ancora fanno parte della memoria collettiva cittadina. Di certo, l’edizione 2024 si presenta con significative novità a cominciare dalla straordinaria apertura del Collegio della Beata Vergine, nel cuore del centro storico e con la possibilità di accedere eccezionalmente alla chiesa interna in cui sono custoditi dipinti di grande interesse. A pochi passi dalla Beata Vergine verrà aperto per la prima volta Palazzo Ripari Mori, antica dimora nobiliare nota per essere stata acquisita nel Novecento dall’ingegner Nino Mori, il principale artefice dei progetti di riforma della città nel Ventennio, tra cui la galleria XXV Aprile. In corso Garibaldi si potrà accedere all’Ex Circolo Zaccaria, visitando la grande sala cinematografica dell’ex teatro e gli spazi contigui (scala e cortili), nonché il cinquecentesco Tempietto del Cristo Risorto in piazza S. Luca. Infine in via Palestro verranno aperte le porte di Palazzo Barbò Meroni, consentendo ai visitatori di scoprire riforme architettoniche e decorazioni databili tra XVI e XIX secolo e il giardino con la grotta, dove furono proiettate pellicole quando il cortile fungeva da cinema all’aperto cittadino.
Volontari FAI, dunque, pronti ad entrare in azione e a raccontare ai visitatori storie, segreti e curiosità di parte del patrimonio storico, artistico e architetonico della città, conoscenza «che diventa il primo passo per tutelarlo e valorizzarlo». Per Angelo Giuseppe Landi, dal 2023 Capo Delegazione FAI di Cremona - «un anno impegnativo ma soddisfacente, con ambizioni di crescita e di sviluppo» -,...
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